Come vive il lutto un gatto? Se te lo sei chiesto almeno una volta, sappi che non sei solə. Quando parliamo di lutto nel gatto, infatti, non ci riferiamo soltanto alla scomparsa di un compagno felino: a volte i gatti sentono la morte della persona che si occupava di lui o che faceva parte del nucleo familiare con la stessa profondità e tristezza che proverebbe qualsiasi altro essere vivente di fronte a una perdita importante.
In questo articolo voglio condividere con te alcune riflessioni e consigli pratici, frutto della mia esperienza e delle tante storie di amici che mi scrivono ogni giorno.
È un tema delicato, perché chi ama i gatti sa quanto possano essere sensibili e delicati. Vedremo insieme come capire le loro reazioni e, soprattutto, come aiutare un gatto a superare il lutto nel modo più sereno possibile.
Segnali comportamentali di lutto nel gatto
Per capire come vive il lutto un gatto, possiamo osservare una serie di segnali tipici, che variano da micio a micio in base al carattere e all’intensità del legame che aveva con chi se n’è andato. Alcuni di questi segnali includono:
- Calo di appetito: Se il gatto trascura la ciotola e perde peso in poco tempo, può essere un sintomo di stress emotivo.
- Isolamento: Un gatto più solitario del solito, che evita le carezze e gli sguardi, potrebbe star vivendo un periodo di tristezza.
- Miagolii insoliti o eccessivi: Alcuni diventano più vocali, quasi come se stessero chiedendo aiuto o cercando conferme di non essere soli.
- Vagabondaggio per la casa: Molti vagano tra le stanze, annusando oggetti che appartenenti al compagno scomparso, quasi a cercare tracce che li rassicurino.
Quando ci troviamo di fronte a queste reazioni, è importante non sgridare il gatto né sottovalutare i cambiamenti di umore. Questo è un momento in cui ha bisogno di una presenza rassicurante e di tanta pazienza da parte nostra.
Alcuni gatti tendono ad aumentare i miagolii, come se cercassero di richiamare l’attenzione di chi non c’è più. Altri, invece, sperimentano un silenzio profondo, quasi a manifestare un senso di scoraggiamento.
Nel caso in cui la perdita riguardi la persona che si prendeva cura di loro, certi miagolii assumono un tono più prolungato, quasi un richiamo a un’assenza che non sanno spiegarsi.
Comportamenti insoliti di ricerca
Il gatto che ha perso un amico a quattro zampe o un umano amato può mettersi a esplorare l’intero ambiente domestico, provando a reperire indizi che riconducano alla persona o all’animale mancante.
Questi comportamenti risultano particolarmente evidenti quando il compagno si allontana improvvisamente. Il gatto non trova più certe tracce olfattive che costituivano un punto di riferimento e questo lo disorienta, portandolo a ispezionare ogni stanza con maggiore insistenza.
Relazione con l’ambiente domestico
Anche se la casa rimane la stessa, i gatti percepiscono un cambiamento nell’aria. L’assenza dell’odore o delle abitudini della persona di riferimento altera la sensazione di familiarità e sicurezza.
Oggetti come coperte, vestiti o cuscini intrisi del profumo del compagno scomparso diventano allo stesso tempo fonte di rassicurazione e di tristezza. L’animale potrebbe aggirarsi per le stanze annusando questi oggetti o cercando invano tracce di chi non è più presente.
La morte del “padrone”: un legame speciale
Se i gatti sentono la morte del padrone, è perché con lui avevano un rapporto fatto di sguardi, carezze, parole sussurrate e momenti di gioco. La casa, dopo questa perdita, si trasforma in un luogo che conserva ricordi tangibili, e il micio percepisce ogni minima differenza. Il tono di voce diverso di chi rimane, l’assenza di gesti quotidiani e la mancanza di quell’odore unico che caratterizzava la persona amata sono tutti elementi che possono disorientarlo profondamente.
Se ti trovi a dover gestire il gatto di un parente scomparso, cerca di avvicinarti a lui con pazienza e gentilezza. Non ti aspettare di sostituire la figura della persona che si occupava di lui in pochissimo tempo. Ogni micio stabilisce relazioni basate sulla fiducia, che vanno costruite piano piano, giorno dopo giorno. Un trucco può essere quello di offrirgli una maglietta o un indumento della persona scomparsa che conservi ancora il suo odore, così che il gatto possa avvertire un senso di continuità e di memoria.
Fasi del lutto di un gatto
Nelle prime fasi, lo shock si traduce in confusione: il gatto può alternare momenti di ricerca accanita a momenti di apatia totale. È come se non riuscisse ad accettare la nuova condizione.
Gradualmente, alcuni gatti iniziano ad abituarsi all’assenza, conservando comunque un ricordo vivo di chi se ne è andato. Questo processo di adattamento varia molto da soggetto a soggetto e richiede pazienza e comprensione da parte di chi è rimasto.
Come aiutare un gatto a superare il lutto
Ogni gatto è unico, ma ci sono alcune strategie che possiamo adottare per favorire la sua ripresa emotiva e fisica:
- Offrire attenzioni supplementari: Concediamogli più momenti di coccole, se il gatto gradisce il contatto fisico. Possiamo anche utilizzare un tono di voce dolce e rassicurante, parlando con lui per fargli sentire la nostra presenza.
- Proporre nuovi stimoli: Un gioco nuovo, una pallina o un topolino di stoffa, può incentivare la curiosità del micio e distrarlo dai pensieri malinconici.
- Usare diffusori di feromoni: Sono particolarmente indicati in situazioni di stress e possono contribuire a creare un ambiente più rilassante. Se sei curioso di provarli, su Amazon si trovano numerosi diffusori di feromoni con formule specifiche per ridurre l’ansia nei gatti.
- Non forzare il gatto: Evitiamo di insistere troppo con la socializzazione se notiamo che il micio preferisce stare in disparte. Il lutto necessita di tempi soggettivi per essere elaborato.
Se vedi che il gatto continua a soffrire e non mostra segni di ripresa per troppo tempo (ad esempio, settimane o mesi), è opportuno consultare un veterinario o un comportamentista. A volte, il gatto potrebbe manifestare una forma di depressione felina che necessita di un approccio mirato.
Ogni gatto ha i suoi tempi. Alcuni sembrano superare il momento doloroso più velocemente, altri faticano di più ad accettare che la persona o il compagno di una vita non ci sia più. In entrambi i casi, è importante offrire un contesto stabile, fatto di piccoli rituali quotidiani.
Con un po’ di sensibilità e di incoraggiamento, il gatto lentamente ritrova la voglia di esplorare, giocare e condividere spazi e momenti di affetto. Restare vigili e comprendere i suoi segnali di bisogno emotivo permette di accompagnarlo in un percorso di ritrovata serenità.
Attività di stimolazione per distrarre il gatto
Il gioco rimane uno strumento prezioso per aiutare il gatto a canalizzare l’energia e distrarsi da pensieri malinconici. Palline, bastoncini con piume e piccoli topolini di stoffa servono a risvegliare la sua curiosità.
Bastano poche sessioni al giorno, anche brevi, per notare segni di ripresa. Se il gatto risponde positivamente, ci si può spingere un po’ oltre, sempre senza forzarlo. Con il tempo, il coinvolgimento ludico può diventare un tassello fondamentale nel superamento del lutto.
Quando consultare il veterinario
Se il gatto manifesta segnali di tristezza per un periodo eccessivamente lungo, come un calo di peso importante o comportamenti ossessivi, potrebbe essere necessario un controllo veterinario.
Il professionista valuta lo stato di salute generale e, se opportuno, suggerisce integratori per controllare lo stress o indicazioni per ridurre l’ansia. L’obiettivo è garantire che il gatto non sviluppi patologie legate a un lutto non elaborato.
In conclusione
La perdita di un punto di riferimento, che sia un altro gatto o una persona amata, può segnare profondamente la vita di un micio. Individuare i segnali di dolore e comprenderne le reazioni è il primo passo per offrire un sostegno adeguato, fatto di attenzioni, rispetto dei tempi e attività che favoriscano il recupero emotivo.
Ti è mai capitato di gestire un gatto che ha subito un lutto? Se vuoi, racconta la tua esperienza nei commenti in modo da essere aiuto ad altre persone e ad altri gatti.
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